miércoles, 6 de marzo de 2013

Versión italiana: dos poemas de "Araña" de Ana Gorría

Ilustración: Pepa Cobo



Cella
Raccoglimento,
                               voce
che illumina le pareti:

primavera tenuta in segreto.

Ragnatela
The light that burns twice as bright burns half as long
BLADE RUNNER

Imbrunire estraneo e distaccato
quello che arriva lento.

Il tempo, un vento bianco
che trattiene le forme
ogni qualvolta dedica le mani
alla notte.

Ed è tutto più buio.

L’opacità,
morire nel silenzio,
battere piano le palpebre,
non veder nulla.

Sapere dello strappo. Indugiare
in alfabeti rotti.

Immergersi in altri corsi.

Però nasce la rosa dalle braci
e sospende il tramonto.

Crescere, un passo in più verso la morte.

Ana Gorría, Araña, 2005. 
Traducción de Valerio Nardoni para la revista Poesia.


Fuente: Mario Martín Gijón y Valerio Nardoni, "Otto giovani poeti spagnoli", Poesia, Milán, 2012.


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